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Web 3.0: l'Internet degli oggetti
ottobre 2010 ↓ scarica pdf archivio >>

Fornire di una casella di posta elettronica le stampanti, cornici digitali e videocamere. Ma anche lavatrici, frigoriferi ed elettrodomestici in genere. Con l’obiettivo di scambiare informazioni via web per tenerli sotto controllo attraverso computer, tablet e smartphone. E’ questo il nuovo scenario dell’Internet degli oggetti. L’evoluzione naturale dell’ubiquitous computer e delle reti informatiche distribuite. Profetizzate dieci anni fa dai guru della Silicon Valley. Adesso la digitalizzazione diffusa delle “cose” inizia a prendere forma. E diventa realtà, con l’arrivo dei primi dispositivi. Benvenuti nell’universo del Web 3.0.

Hewlett Packard scende in campo in questi giorni con i nuovi modelli di e.Print. Le stampanti tuttofare che oltre a operare da copiatrici, scanner e fax, adesso sono dotate di e.mail. O per dirla come gli informatici, di un indirizzo iP. Così risultano a tutti gli effetti dispositivi elettronici connessi al Web, integrati con le reti domestiche e aziendali. Ma a che cosa serve, ad esempio, essere a Roma o New York e inviare documenti alla stampante di Milano? Secondo Bruna Bottesi, responsabile printing di Hp Italia si aprono nuove frontiere della comunicazione: «dalla mamma che tramite iPad manda in stampa fotografie e disegni al figlio che è a casa, al manager in viaggio d’affari per anticipare una presentazione al cliente che visiterà più tardi».

Il funzionamento di una e.Print risulta semplice, di fatto la stessa procedura per spedire una e.mail. Importante sapere che la nuova tecnologia assegna alla stampante un indirizzo univoco, quindi la abilita a lavorare in modo indipendente dal Pc. Anche se quest’ultimo risulta spento. Non solo. Con Internet, come sappiamo, si accede a servizi e applicazioni. Entro fine anno sarà disponibile Google Docs, per digitalizzare documenti consultabili poi online. Mentre con Reuters si disporrà in tempo reale di notizie del giorno oppure il portale Biztree metterà a disposizione moduli aziendali come fatture e contratti. «Tutto questo – dice ancora Bruna Bottesi – sarà stampabile con procedure on demand (a richiesta) nel luogo e nei tempi voluti dall’utente».

In modo analogo opera Grande Specchio di Parrot. La cornice digitale della francese Parrot. Si tratta di uno schermo Lcd da 10,4 pollici che immagazzina foto e filmati e poi li fa rivedere in un album virtuale. Con una particolarità. Il sistema Android di cui è dotato lo collega direttamente al Web. Così se vi trovate al mare o ai monti e scattate fotografie dal telefonino, le potete inviare al Grande Specchio che in modo automatico aggiornerà lo slide-show. Edimax, azienda taiwanese di prodotti per comunicazione, distribuisce una videocamera con Ip, progettata per sorveglianza ambientale. Oltre a riprendere le immagini, rileva i movimenti delle persone circostanti.

Tutte le informazioni sono trasmesse via Internet e disponibili su dispositivi mobili. Compreso l’invio di messaggi in caso di allarmi. Sullo stesso principio funziona il punto di accesso (hot spot) di Tp-Link. Anche in questo caso si controllano online gli utenti collegati alla rete Wi-Fi, identificando in tempo reale le eventuali intrusioni.
Ma la galassia del Web 3.0 investe in modo particolare gli elettrodomestici. E’ in fase di sperimentazione avanzata Smart Washer, la lavatrice telematica di Indesit. Sviluppata in collaborazione con Freescale Semiconductor, l’azienda texana specializzata nella produzione di microcontrollori. Spiega Giovanni Cardamone, responsabile europeo: «la lavatrice, collegata a Internet attraverso una rete wireless, trasmette online informazioni sulle fasi di lavaggio e lo stato dei circuiti interni». Così è possibile programmarla e farla partire a distanza via iPhone e tablet

Ma soprattutto, grazie alla connessione con la Smart Grid, la rete “intelligente” domestica, il sistema acquisisce dati per metterla in funzione nelle ore in cui l’energia costa meno. E per quanto riguarda disponibilità e prezzo? Dal quartier generale di Fabriano i responsabili Indesit assicurano che entro due anni Smart Washer sarà disponibile al pubblico, con un prezzo di vendita di circa il 10% superiore ai modelli in commercio.






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