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Attenzione quando scaricate software libero. La prima regola, proprio per la natura con cui è stato sviluppato e viene proposto, è quella di risultare gratuito. La seconda riguarda invece l’attendibilità del sito Internet. Controllate che non rimandi, come in una catena di Sant’Antonio, a link esterni. In particolare nel caso di OpenOffice fate riferimento al sito ufficiale dove troverete gratis l’ultima versione. Tuttavia alla redazione di CorrierEconomia sono giunte segnalazioni da parte di lettori ai quali è stato chiesto, da altri siti, un contributo economico per programmi gratuiti.

Uno di questi si trova all’indirizzo www.easy-download.info. Gestito come si legge in home page dall’azienda tedesca Euro Content Ltd. Spiega a proposito Massimiliano Dona, segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori: «da inizio anno almeno 4-5 mila italiani, hanno segnalato richieste di pagamenti irregolari». Ecco di che cosa si tratta.
Consultando i motori di ricerca, specie per scaricare OpenOffice, compare tra le prime posizioni il sito Easy Download. Una volta entrati in home page viene chiesta la cifra di 96 euro/annui per “diventare socio”. Va osservato che prima dell’estate veniva richiesta la registrazione anagrafica. Solo in seguito agli ignari sottoscrittori arrivava il pagamento. Giustificato come: «contributo per contenuti redazionali e informazioni software».

Che si tratti di un’azione poco chiara salta subito all’occhio. Perché nei programmi proposti compaiono ad esempio Apple iTunes e Microsoft Media Player notoriamente presenti a costo zero negli omonimi siti istituzionali. Ma si trovano anche giochi come Pro Evolution Soccer di Konami, in vendita nei negozi a 69 euro. Come è dunque possibile scaricarlo gratis? Con buona probabilità si tratta di una copia sprotetta. Chi aderisce alle proposte di Easy Dowload i problemi sono all’inizio. «Da quel momento arrivano a raffica e-mail con la sottoscrizione al servizio – dice Dona - e la conseguente richiesta di denaro tramite bonifico bancario».

Seguono poi altri solleciti per lettera, senza però la presentazione di una regolare conferma d’ordine come richiesto per Legge, né tantomeno della fattura. Che cosa fare allora? Gli iscritti al gruppo Facebook "non pagate Easy Download", semplicemente hanno deciso di ignorare ogni avviso e non pagare. «Tuttavia per essere in regola il consiglio è quello di esercitare il diritto di recesso nei confronti della società fornitrice – continua Dona - in modo indipendente dal perfezionato del contratto. E’ il cosiddetto ripensamento». Per questo basta inviare, entro 10 giorni, una raccomandata con ricevuta di ritorno alla sede legale della società. A questo punto nulla è più dovuto.

A seguito delle ricerche dell’Unione Consumatori - risulta che Euro Content Ltd possiede una sede “fantasma” a Francoforte, mentre l’Iban del bonifico bancario è appoggiato su un Istituto di Credito in Slovenia, dove arrivano i soldi veri. Infine le lettere di sollecito portano un timbro postale dell’isola di Malta. Un giro tortuoso che rende difficili i controlli.







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