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luglio 2008 ↓ scarica pdf archivio >>

Da dieci giorni l’atteso melafonino è in vendita anche nel nostro paese. Non senza le vivaci proteste dei consumatori. Con tanto di petizione spedita allo stesso Steve Jobs per intervenire sia sulle mancate promesse di riduzioni di prezzo dell’apparecchio. Ma anche sulle tariffe degli operatori Tim e Vodafone. Considerate troppo elevate per l’acquisto da parte del pubblico. Dunque mentre il cellulare di casa Apple trova il consenso dei cosiddetti “early adapter”, i patiti della tecnologia. Dall’altro deve affrontare la sfida di affermarsi come dispositivo per il consumer elettronico. Impresa non facile.

Va considerato che i progettisti di Cupertino non sono nè i primi, né gli unici, ad avere studiato uno smartphone in tecnologia touch. Cioè a tutto schermo, senza tastiera. Da usare con il semplice tocco delle dita e attraverso menu interattivi. Noi abbiamo provato sul campo due “anti iPhone”, che nulla hanno da invidiare al blasonato prodotto californiano. Ecco a confronto il coreano Omnia i900 di Samsung e il taiwanese Touch Diamond di Htc.

Omnia più che un cellulare ha le prestazioni di un minicomputer portatile, in grado di replicare le potenzialità di un Pc domestico. Funziona con Windows Mobile 6.1, quindi trasferisce dati, foto filmati e musica verso tutti i sistemi Microsoft compatibili. La fotocamera da 5 megapixel, con auto-focus, consente la cattura automatica delle immagini. Nessun problema per guardare filmati e album fotografici sul display Lcd da 3.2 pollici. Studiato per l’alta definizione. Lo stesso dicasi per l’ascolto di musica in mobilità, visto che l’i900 supporta auricolari e cuffie “senza fili”. Collegati via Bluetooth. Il difetto del nuovo nato coreano? Vista la mole di programmi da caricare risulta lento nella fase di accensione. Una seccatura quando si ha fretta di telefonare ad apparecchio spento.

Due i criteri che hanno spinto i progettisti taiwanesi di Diamond Htc. Fornirlo di un’anima multimediale e renderlo uno strumento telematico capace di navigare in modalità wireless, ad alta velocità. Fino a 7,2 Megabit/sec. Dunque anche in questo caso le prestazioni di un computer portatile, dal peso contenuto in soli 110 grammi, batteria inclusa. Diamond si può usare come modem in banda larga, per connettere in modalità wireless il Pc a Internet. In questo caso è consigliato sottoscrivere un contratto flat mensile con l’operatore telefonico, evitando di usare le costose tariffe a consumo. I difetti dello smartphone taiwanese? Un display da 2,8 pollici e l’interfaccia poco intuitiva. Con qualche difficoltà nello scorrimento delle dita durante la selezione dei menu.

Per quanto riguarda il confronto con il melafonino? Sono diverse le funzioni che vedono i due rivali touch prevalere sull’iPhone. Innanzitutto la scelta di lavorare entrambi con batterie sostituibili, mentre per il prodotto Apple la blindatura dell’involucro obbliga l’utente a ricorrere all’assistenza in caso di problemi di alimentazione. Una bella seccatura. Inoltre i competitor asiatici installano una doppia telecamera, per abilitare le videochiamata e riprendere in tempo reale l’ambiente circostante. Ultimo e non meno importante Omnia e Diamond accettano le Sim di ogni operatore e spediscono Mms.

L’iPhone risulta invece vincitore per la dimensione dello schermo di 3,5 pollici, con una migliore visualizzazione delle pagine web. E poi? Diciamo che il punto di forza riguarda il brand. Quel marchietto della mela morsicata che rende il prodotto di Mr.Jobs un costoso oggetto del desiderio.

Un difetto di tutti e tre? Scordatevi di scrivere dei testi con la tastiera virtuale che appare sullo schermo. E’una mission impossibile.

SCHEDE
Samsung, Omnia i900
Pro: schermo in alta risoluzione
Contro: lento all’accensione
Prezzo: 499 euro

Htc, Touch Diamond
Pro: batteria intercambiabile
Contro: schermo da 2,8 pollici
Prezzo: 549 euro