Micropagamenti: via al cellulare
settembre 2009
↓ scarica pdf
archivio >>
Atm, l’azienda dei trasporti milanesi, in collaborazione con Telecom partirà nelle prossime settimane con l’e.tiketing elettronico via telefonino. Così il cellulare, dopo essersi trasformato in fotocamera e riproduttore musicale, diventa il biglietto digitale per viaggiare su mezzi pubblici. A sperimentare per primi il sistema di micropagamento sono
200 viaggiatori delle linee metropolitane. Dotati di telefonini Tim che integrano al loro interno la tecnologia trasmissiva “senza fili” Nfc (Near field communication). Il funzionamento è semplice e immediato.
Per l’utente basta precaricare il telefonino, come fa di solito, con l’importo destinato alla biglietteria. La cifra viene memorizzata in un’apposita area di memoria, diversa da quella del credito telefonico. Per evitare di rimanere a secco di telefonate. A questo punto per il cyber-viaggiatore il gioco, o meglio, il biglietto è fatto. «Perchè al momento di passare dal tornello della stazione – spiegano i responsabili Atm - basta sfiorarlo con il telefonino (anche spento) per abilitare l’apertura del cancelletto». I biglietti via cellulare sono una realtà consolidata in paesi come
Giappone e Corea. Dove vengono già usati anche per l’acquisto di bibite e snack nei
distributori automatici. I piani di sviluppo Atm, prevedono l’estensione del sistema al grande pubblico da gennaio 2010.
Dunque l’Italia muove i primi passi verso i micropagamenti con dispositivi mobili. Un mercato in forte crescita. Che, secondo gli analisti dell’inglese Juniper Research, interesserà nei prossimi cinque anni oltre
2 miliardi di persone nel mondo. Muovendo un giro d’affari di 18 miliardi di euro. Inoltre entro fine 2009 entrerà in vigore la normativa europea. Stabilisce modalità e procedure per i sistemi di pagamento via cellulare nei 27 Paesi della comunità. Rendendo possibile sia l'accesso a forme di microcredito, fino a 150 euro. Ma anche trasferimenti monetari tra un cellulare e l’altro con il
peer to peer. Una modalità di gestire contanti per piccole spese, destinata a rivoluzionare le abitudini al consumo dei giovani.
Ed è questa una delle funzioni previste da
Poste Italiane con Semplifica, il servizio che abbina la Sim dell’operatore mobile virtuale PosteMobile al conto postale e alla carta PostePay. Dalla partenza del servizio (fine 2007) sono stati superati 55 milioni di euro. Si è trattato di movimenti eseguiti sia su Cc che per ricaricare Sim tra utente e utente. Gli importi medi si sono attestati tra 5 e 20 euro.
Interessante la soluzione proposta dalla milanese
OneBip, per acquisti online di prodotti digitali presenti in oltre 2000 siti. Compresi giornali come il Corriere della Sera e Il Sole 24 Ore, che propongono il quotidiano da leggere online in formato digitale. Anche in questo caso l’utilizzo risulta semplice. «Basta registrasi sul sito di OneBip – spiega il presidente Diego Mortillaro – e caricare la somma desiderata nella Sim». A questo punto il telefonino è abilitato per effettuare micropagamenti e le transazioni sono addebitate sulla prepagata. La spesa media si attesta attorno a 10 euro. Nel nostro paese il sistema OneBip è scelto da Tim, Vodafone, Wind e 3. Ma nel mondo conta già 1 milione di utenti.
Movincom, un consorzio di 30 aziende italiane, propone invece una selezione di 1500 tra prodotti e servizi, da acquistare via cellulare. Tra questi: parcheggi, musei, intrattenimento e skipass. In questo caso il telefonino viene abbinato alla carta bancaria sulla quale verrà poi addebitato il micropagamento. Non solo, spiega il vicepresidente Enrico Sponza: «tramite la videocamera del si leggono i barcode dei prodotti e con il semplice clic sul cellulare si abilita acquisto e pagamento».