Arriva il telefono virtuale
giugno 2012
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CORRIERE ECONOMIA 4 giugno 2012
Si chiama
“virtual phone” l’ultimo nato nel mondo dei cellulari. Un telefonino virtuale che consente con una sola Sim, dunque un solo numero di telefono, di gestire sullo stesso schermo due diversi profili dell’utente. Da attivare attraverso semplici icone. Così è possibile passare da una prima area privata utile per le applicazioni domestiche e l’intrattenimento ad una seconda per il business, dove invece memorizzare le App aziendali. Col vantaggio di non acquistare un cellulare dual Sim, ma soprattutto con la certezza di aumentare security e privacy.
A progettare il nuovo software “dual persona” è
VMware, azienda californiana della Silicon Valley, con 12 mila dipendenti e 3,8 miliardi di dollari di fatturato. Tra i leader nei programmi di virtualizzazione e cloud computing. «Una volta scaricata l’applicazione gratuita, valida anche per i tablet, i due profili occupano zone di memoria separate. Ed è come avere due numeri di telefono distinti – spiega
Brian Gammage responsabile dello sviluppo tecnologico VMware – così agende, rubriche e applicazioni non interagiscono tra loro».
Si tratta di una soluzione al problema del
doppio utilizzo casa-lavoro dello stesso dispositivo digitale, tablet e smartphone. Un fenomeno, scatenato con l’arrivo dell’iPad, che gli anglosassoni definiscono con l’acronimo
Byod (Bring your own device). Fonte di preoccupazione per le aziende, perché viene messa a repentaglio la gestione di file e dati.
Nel “virtual phone” email e applicazioni aziendali sono gestite dal dispositivo mobile solo con una procedura ad accesso riservato. Che avviene dopo l’identificazione dell’utente e una password di controllo. Inoltre i dati presenti nella memoria interna vengono rigorosamente
crittografati. Tutte le altre informazioni non risiedono sul telefono, bensì in un’area riservata del cloud. Quindi in caso di furto o smarrimento del cellulare non si rischia che le informazioni vengano perse, né cadano in mani sconosciute. Dunque dual persona si traduce in vantaggio per dipendenti e aziende.
Perchè i primi usano un solo dispositivo salvaguardando la privacy, mentre per le seconde aumenta la sicurezza delle reti accessibili in mobilità. Non solo. Le aziende risparmiano sull'acquisto dei dispositivi mobili, visto che i dipendenti gestiscono in modo promiscuo tablet e smartphone. «Per abilitare il servizio, basato su tecnologia
VMware Horizon Mobile, è necessario l’intervento dell’operatore, dunque di un opportuno piano tariffario – dice Brian Gammage – per ora abbiamo concluso accordi con Verizon Usa e la spagnola Telefonica». Ma il sistema, valido per tutti i dispositivi Android interessa anche gli altri operatori europei. In Italia dovrebbe arrivare il prossimo autunno.