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Mini-tablet: la guerra dei pollici
marzo 2013 ↓ scarica pdf archivio >>

CORRIERE ECONOMIA - 11 marzo 2013

Qualche pollice in più per gli smartphone, qualcuno in meno per i tablet. E’ la nuova «strategia di convergenza» messa a punto dai produttori hitech, per assecondare le richieste di mercato. Dunque nei cellulari aumenta la dimensione dello schermo per fornire maggiore comodità nella navigazione internet e accedere alle applicazioni dei Social media. Mentre le tavolette luminose riducono la grandezza, rispetto ai fratelli maggiori da 10 pollici come l’iPad, per un uso più agevole in mobilità. Ma soprattutto per trasformarsi in dispositivi per effettuare chiamate vocali. In pratica semplici telefonini. E’ il caso di Fonepad, il neo-nato tablet da 7 pollici di Asus.

A caratterizzarlo un design compatto, con elegante rivestimento in alluminio. Si tiene con una sola mano grazie al peso di soli 340 grammi e lo spessore ultrasottile di 10 millimetri. «E’ progettato per venire incontro alle esigenze degli utenti, che sfruttano sia le potenzialità di comunicazione dei cellulari, sia le app di intrattenimento e il mondo Social dei tablet – spiega Alessandro Salsi, di AsusTek Italia - con in più la comodità di portare con sé un unico dispositivo mobile».

Lo gestisce un sofisticato processore Intel Atom, con una potenza di calcolo che non ha nulla da invidiare a quella di un computer. Mentre il sistema operativo a bordo di Fonepad è ancora una volta Android 4.1 di Google. Che per ora si rivela il preferito dai produttori, anche se dobbiamo aspettarci che in futuro iOs Apple e il nuovo Mobile Phone Microsoft occupino una fascia dei mini-tablet. Per quanto riguarda l’autonomia, Asus garantisce 9 ore di funzionamento a pieno regime, grazie alle capacità delle batterie al litio ricaricabili.

«Basta poi aggiungere una tastiera Bluetooth esterna, per trasformare Fonepad in mini-computer portatile – dice ancora Salsi – una soluzione utile per elaborare testi, tabelle di calcolo e gestire presentazioni grafiche in mobilità». Invece per le chiamate vocali a “mano libera” è bene ricorrere a un qualunque auricolare senza fili. Il nuovo dispositivo dell’azienda taiwanese arriverà nel nostro paese ad aprile, in vendita a 229 euro.

Sono molti i competitor interessati alla tecnologia dei 7 pollici. E si danno battaglia. A partire dalla cinese Lenovo che ha appena annunciato IdeaTab A3000. Un “mini” dal peso piuma di 340 grammi, con spessore 11 millimetri. Oltre alla navigazione internet è ottimizzato per giochi online, fotografie e video. I file si memorizzano su una micro-Sd esterna fino a 64 GB e si condividono con altri utenti sulla nuvola informatica. E’ prevista una schedina opzionale in tecnologia 3G Hspa, per telefonare e collegarsi in banda larga mobile ad alta velocità. Arriverà in primavera con un prezzo vicino a 200 euro.

IdeaTab A1000 è un modello analogo, ma include solo la connessione Wi-Fi e una minore risoluzione del display. Con un prezzo attestato attorno a 150 euro. Tra i dispositivi già presenti sugli scaffali, vanno ricordati Kindle Fire di Amazon (159 euro) con schermo ottimizzato per accedere all’immenso archivio online di 22 milioni di contenuti tra canzoni, libri e riviste archiviate sul cloud. Ideale per la lettura di contenuti digitali. E poi Nexus 7 di Google (249 euro), progettato espressamente per fruire file multimediali via web. Qui l’utente può contare sul download di oltre 600 mila applicazioni di Play, il grande bazar digitale dell’azienda di Mountain View.

Per chi volesse aumentare di un pollice la dimensione dello schermo, le soluzioni arrivano da Apple e Samsung. La prima con l’iPad mini a display Retina, in vendita (da 329 euro) dallo scorso autunno. Per ora nonostante le 300 mila applicazioni dedicate, non è riuscito a emulare il successo del fratello maggiore iPad da 10 pollici. Complice la concorrenza degli altri mini a prezzi inferiori. Invece il gigante coreano ha annunciato che in primavera uscirà Galaxy Note 8, un tablet-smartphone da 8 pollici con sistema Android, schermo Hd e connessione Lte per reti lo scambio di file ad altissima velocità.

Sarà dotato di tecnologia S-Pen, quella del pennino elettronico già testata con successo sul Note 2. Permette di prendere appunti a mano libera e firmare documenti digitali direttamente sulla tavoletta luminosa. Adesso, tra piccoli e grandi tablet c’è solo l’imbarazzo della scelta.

twitter @utorelli






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