Sillabox: il rallentatore vocale
marzo 2013
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Corriere.it - SALUTE 26 marzo 2013
Si chiama
Sillabox ed è un “rallentatore vocale”. Un apparecchio grande come un videoregistratore, in grado di rallentare, secondo le proprie esigenze, suoni e immagini sia dei programmi tivù sia dei film su Dvd. Perché, per chi presenta problemi auditivi, nonostante alcune trasmissioni siano sottotitolate, seguire la televisione risulta spesso difficoltoso. L’idea, made in Italy, arriva da
Linear. Un’azienda genovese che da 25 anni opera nel settore degli ausili per audiolesi. Ad averla è il vulcanico fondatore Lucio Racca, quando un paziente durante una visita di controllo gli fece notare: «se parla in modo così veloce non riesco a seguirla, ma se rallenta anche di poco, allora posso capire». Da questa semplice considerazione e grazie alle nuove tecnologie, nasce Sillabox.
Un dispositivo elettronico da collegare direttamente al televisore. Il funzionamento è semplice e immediato, alla portata di tutti perché non richiede alcuna competenza. L’apparecchio fa da ponte tra il segnale che arriva dall’antenna e la tivù. Poi con il telecomando, così come regoliamo l’intensità del volume, si può rallentare la velocità del parlato da zero (trasmissione normale) al 50 per cento. In modo sincrono l’apparecchio rallenta ovviamente anche le immagini. Basta guardare questo filmato per capirne il funzionamento http://youtu.be/sGnxFB-D6Ec.
ALGORITMO GENOVESE SU BASE LINUX
Come spesso accade nel mondo hitech, più è semplice la funzionalità di un apparecchio, maggiore risulta lo studio di progettazione. In questo caso il cervello di Sillabox è un algoritmo matematico messo a punto dal team di ricerca e sviluppo Linear sotto la supervisione di Stefania Repetto che spiega a Corriere Salute: «il sistema si basa sul free software Linux e un algoritmo che tiene conto dei parametri delle onde sonore e dello spettro di frequenze di chi parla».
L’elaborazione della sequenza numerica, che ovviamente è coperta dal più stretto riserbo, consente di rallentare il parlato in tempo reale. Tutto avviene mentre il programma alla tivù o il Dvd trasmettono le immagini. Con due importanti vantaggi: «vengono mantenuti il timbro e le caratteristiche acustiche di chi parla – continua Repetto - dunque la voce conserva i parametri e mantiene inalterato il sincronismo labiale». Una condizione indispensabile per chi ha problemi di udito e deve comprendere per intero le frasi di chi parla in modo veloce sul piccolo schermo.
LOGOPEDIA E APPRENDIMENTO DELLE LINGUE
Ma le applicazioni di Sillabox, che sarà messo in produzione da Linear nel corso dell’estate, vanno oltre le trasmissioni televisive. Gli impieghi sono molteplici, a partire dalla logopedia. Come la sperimentazione in atto all’spedale Guglielmo Da Saliceto di Piacenza, nel reparto di otorinolaringoiatria diretto dal prof.Domenico Cuda. A una quarantina di pazienti con problemi uditivi, sono stati fatti guardare spezzoni video con rallentamenti differenti, tracciando poi la curva di comprensione. I test rivelano che all'aumentare del rallentamento aumenta la comprensione, con il massimo di miglioramento attorno al 35%. Ma esistono altri campi di intervento.
«Può essere di aiuto nell’apprendimento delle lingue – spiega Michele Ricchetti, responsabile Linear dello sviluppo software – perché anche un breve rallentamento nel parlato consente di distinguere e imparare singoli vocaboli e intere frasi». Non solo. Nei laboratori genovesi i giovani ricercatori stanno studiando nuove funzioni per tablet e smartphone. Compresa la possibilità di applicare l’algoritmo a un rallentatore telefonico, per l’utilizzo del cellulare da parte degli audiolesi.
twitter @utorelli