Bici elettrica, arrivano noleggio e incentivi
marzo 2012
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Città pulite a zero emissioni, con riduzione di traffico e mobilità sostenibile. Adesso si può fare, non è un sogno. E un aiuto concreto può arrivare anche dalle biciclette elettriche. O meglio, come le definisce il legislatore, quelle con
«pedalata assistita». Sono le due ruote con un motorino, al massimo da 250 Watt, inserito nel mozzo. Bastano un paio di pedalate e entra in funzione in modo automatico, dimezzando la fatica e facendo raggiungere una velocità di 25 Km/h.
«Con un’autonomia – spiega
Francesco Orrù di RocketBiking - che nel caso di batterie al lito raggiunge 120 chilometri». Poi basta collegarla al cavetto del caricatore, che assomiglia a quello di cellulari e tablet, e nel giro di 3-4 ore la batteria è pronta per l’uso. La Legge non prevede bollo, né assicurazione. Ma soprattutto si può accedere liberamente nelle zone cittadine a traffico limitato. Anche il casco non sarebbe obbligatorio, ma è buona norma indossarlo prima di inserire la marcia di partenza.
Insomma un mezzo di trasporto con tanti vantaggi personali e collettivi. Ecco perché si moltiplicano le iniziative dei Comuni che al noleggio delle tradizionali biciclette, iniziano ad affiancare il bike sharing elettrico. Sabato scorso a
Padova è partito il servizio BicinCittà. Un sistema automatico di 14 cicloposteggi in cui trovano posto 250 bici, di cui una cinquantina elettriche, fornite da Italwin. Il sistema di noleggio funziona con un abbonamento attivato con tessera elettronica. La prima mezz'ora è gratuita, la seconda costa 50 cent e così via.
Anche il Comune di
Varese da inizio anno sta usando le due ruote a pedalata assistita in otto postazioni del centro. Con una buona risposta da parte dei cittadini, soddisfatti dell’iniziativa. «Il prossimo passo sarà quello di munire le colonnine di ricarica con celle fotovoltaiche – dice Valeria Marinoni responsabile del settore ambiente – per rendere ancora più sostenibile il servizio e ridurre ulteriormente l’impatto ambientale».
Le amministrazioni cittadine stanno dunque prendendo coscienza che “zero emissioni” è possibile. Così incentivano l’acquisto di electric-bike. Due esempi arrivano da
Bologna e Grosseto. Il capoluogo emiliano è stato tra i primi ad incentivarne l’acquisto già nel 2011, con un bonus fino a 300 euro. Valore che raddoppia nel caso si rottami un vecchio ciclomotore Euro 0 o Euro 1. La città toscana, invece, con un bando pubblico ha deciso per un contributo pari al del 30% della spesa. L’iniziativa interessa i cittadini che per motivi di lavoro devono recarsi nella zona a traffico limitato del centro storico.