da non perdere
Incontri & Corsi: con ragazzi & adulti

Racconto: Anno 2020, un giorno di ordinario lavoro

Ferrovia TRANSIBERIANA: ai confini del mondo

SETTE: Australia nelle terre remote

Castelli: Contesse e fantasmi nei Castelli delle Donne

Sudafrica: cent'anni di Mandela

Deserti: Tra sabbie infuocate e notti stellate

Viaggi: Oman, sulla via delle spezie

Australia: luci e canguri

Viaggi: Passaggio in India

TSUKIJI ADDIO: Tokyo fish market

CENT'ANNI DI LEICA in 100 scatti

EXPO Viaggi: Italia chiama Mondo

PANGEA: 50 mila chilometri su e giù per il mondo

NEW ZEALAND: tra Maori e Hobbit

THAILANDIA: passaggio a Bangkok

LANGHE: sua Maestà il Tartufo

SANTUARI: i cammini del silenzio

VALSUGANA: grandi emozioni

RAJASTAN: il tempio dei topi

SUD AUSTRALIA: l'isola darwiniana

GRECIA: un orologio di 2000 anni

ALBA: caccia ai diamanti bianchi

KERALA: la medicina ayurvedica

JAIPUR: l'orologio di stelle e pietre

iCub: cuccioli di robot crescono

JAPPONE: Gran Seiko

Leonardo Chiariglione: papà Mp3

BANGALORE: la tecno India

AUSTRALIA: la fuga dei laureati

MATURITA': amarcord '68

L'Homo Zappiens di Mr.Veen

POLO NORD: turismo over the top

TOKYO: le Urban Tribù

REDMOND: gli italiani di Mr.Gates

ZOT: segni del tempo

INDIA: Ayurveda Land

Fotografie cifrate

Derrick de Kerckhove

Il computer del 2020

Cellular-satellitari

San PIETROBURGO: vita da Zar

VIRGINIA: il covo dei cyberpoliziotti

Attento! Il cellulare ti spia

COREA: la Glass Valley

SORDEVOLO: la Passione

Memorie digitali. Sono eterne?

Richard Stallman

JAPPONE: gli Lcd di Sharp

LIBIA: viaggio nel Sahara

NEW ZEALAND: tra Maori e Hobbit
gennaio 2015 ↓ scarica pdf archivio >>

Corriere della Sera - 23 gennaio 2015

Un susseguirsi ininterrotto di prati e colline verdi. Un verde sgargiante che contrasta con il cielo azzurro e limpido. E poi loro. Migliaia di pecore di un bianco candido, tranquille al pascolo. Impossibile per il viaggiatore, immerso in questo paesaggio idilliaco, non sentirsi in pace con sé e con il mondo. Benvenuti in Nuova Zelanda, nell’isola del Nord. Lungo la strada “coast to coast” che collega la tranquilla capitale Wellington, con Auckland. La città delle regate oceaniche. In tutto 700 chilometri, da compiere all’insegna del relax. Meta della prima tappa il villaggio di Te Puia, a Rotorua, nel centro della NZ. Siamo in piena terra Maori. Gli eredi dei polinesiani che ottocento anni fa dalle isole del Pacifico, navigando su piroghe a doppio scafo, arrivarono in NZ seguendo le stelle e il volo degli uccelli. Si stabilirono nelle zone centrali del paese perché ricche di geyser e pozze d’acqua calda, necessarie a riscaldarsi nei rigidi inverni e per cucinare l’hangi. Carne con patate e verdure cotte in una buca, col calore delle pietre bollenti.

Adesso i Maori sono 700 mila, su una popolazione di 4,5 milioni. Ma a differenza di quanto accade ai disadattati aborigeni australiani, sono perfettamente integrati con il resto dei neozelandesi. «Lavoriamo fianco a fianco in uffici, scuole, attività commerciali e agricole – dice Pania Tyson, numero uno dell’ufficio del turismo Maori - inoltre la nostra lingua è riconosciuta ufficialmente dopo l’inglese». Loro rimangono un popolo fiero, di combattenti nati. Legato a riti, cultura e tradizioni degli antenati. Il viaggiatore se ne accorge subito. Non appena accede al villaggio varcando il portale di legno dove sono scolpite le maschere rituali della tribù.

Poi uomini e donne schierati nell’ampio cortile iniziano l’haka. E’ la danza rituale, in questa occasione di benvenuto. A muoversi è l’intero corpo: mani, braccia, piedi, faccia, occhi e alla fine mostrano la lingua. Una “danza emozionale” che esprime e trasmette fisicità corporea. In origine il canto gridato del capo, serviva come avvertimento per intimidire gli avversari prima dei combattimenti. E’ diventata la danza Ka Mate che ha reso famosi i rugbisti All Blacks prima di ogni incontro.

Ma basta spostasi di un centinaio di chilometri nella regione di Waikato, per trovarsi immersi nel mondo incantato di Hobbiton. Siamo a Matamata, fino al 1998 un tranquillo paesino di farmers. Gente con una vita all’insegna della tranquillità, fatta di lavoro per l’allevamento e tosatura delle pecore. E poi venerdì e sabato sera, tutti stipati al pub a bere birra. Poi è successo “il fatto” come lo chiamano qui. Il regista neozelandese Peter Jackson da un paio di settimane sorvolava con l'elicottero le colline per cercare il set della trilogia “Il Signore degli Anelli”. Quando fu sopra il terreno della famiglia Alexander capì di avere trovato la “Terra di mezzo” descritta da Tolkien.

Gli abitanti del posto raccontano che quando Jackson si presentò al coriaceo capofamiglia per ottenere i permessi, questo rispose: «Girare il Signore di cosa?». Ma poi diede l’Ok. Occorse un anno di lavoro per creare il villaggio Hobbit, con cura maniacale. Una trentina di casette dalla porte circolari, il mulino sul laghetto e il grande prato con “l’albero delle Feste”. In tre mesi vennero girate le scene. Poi come da accordi, il set fu smontato. E le pecore tornarono a pascolare sulle colline. Nel 2009 il regista tornò con la nuova trilogia de “lo Hobbit” e il set venne ricostruito. Ma alla fine delle riprese Mr. Alexander, fiutando il business, acconsentì di lasciarlo intatto.

Così l’idilliaco villaggio di Frodo e Bilbo Baggins si è trasformato nella più grande attrazione turistica della NZ. «Incredibile, ma la maggior parte dei visitatori non ha mai letto il libro ne visto il film – spiega Ethan Wellington, una delle guide – eppure ogni santo giorno dell’anno ne arrivano un migliaio». Il tour dura mezza giornata. Una visita da compiere a piedi, godendosi ogni particolare. Dal fumo dei camini, ai panni stesi con cura nei giardinetti. Nel prezzo del biglietto (35 euro) è compresa la sosta finale alla taverna “Green Dragon”. Dove la famiglia Alexander vi offrirà un pinta di birra fresca. Si sceglie tra un scura, la frizzante ginger aromatizzata allo zenzero e una bevanda al sidro di mele. Dunque non pensate di andare nella lontana NZ, senza passare per il magico villaggio degli Hobbit.

COSTI E CONSIGLI PER UN VIAGGIO LOW COST
Un viaggio in Nuova Zelanda richiede un budget “importante”. Con un costo medio della vita, in generale il 20%-30% superiore all’Italia. Comunque con qualche avvertenza è possibile risparmiare. Ecco come programmare sette-otto giorni di permanenza effettiva. Che diventano almeno una dozzina con l’aggiunta di due giorni all’andata e altrettanti al ritorno. Questo periodo dell’anno è favorevole perché in NZ siamo in piena estate, dunque il clima risulta mite e le giornate lunghe. Non solo.

Le compagnie aeree non la considerano alta stagione. Per i voli che rappresentano la spesa maggiore è consigliabile una tappa intermedia in Australia. Soprattutto per riprendersi dalle prime 24-30 ore di jet lag. In economy per Sydney, Melbourne e Adelaide si trovano posti attorno a 1250-1300 euro con Qantas, Cathay, Singapore e le compagnie degli emirati. Invece per la tratta su Wellington conviene optare per Air New Zealand che propone dei posti low-cost attorno a 350 euro. Con questa tariffa dovrete però rinunciare al pranzo di bordo. Ricordate quindi di comprare panini e bibite prima dell’imbarco perché sono altre 4-5 ore.

Una volta arrivati nella capitale ci sono due possibilità per il coast to coast Wellington-Auckland di 700 chilometri. Se siete almeno in un gruppetto di tre persone, conviene optare per l’auto a noleggio, i prezzi partono da 50-60 euro/giorno per una media cilindrata.
L’alternativa “risparmiosa” la offre Northen Explorer, il treno di Kiwi Rail che compie il tragitto in 12 ore. Si parte al mattino e il biglietto da 135 euro consente fermate nelle stazioni intermedie di Waitomo (Maori) e Hamilton (Hobbiton). In più vi godrete tranquilli dal finestrino un panorama mozzafiato.

Per la voce alloggio la NZ offre su tutto il territorio numerosi bed&breakfast, motel e bungalow da 60-70 euro/notte, optate per quelli che includono il breakfast. Per Wellington e Auckland potete anche guardare le offerte di Airbnb (da 50 euro/notte). Invece per chi può spendere attorno a 80 euro la catena Ihg offre l’Intercontinental a Wellington, un Holiday Inn a Rotorua e Crowne Plaza a Auckland. Prenotando in anticipo si trovano offerte vantaggiose. Vanno poi messi in preventivo 150 euro per le visite di interesse. In totale si arriva a circa 2500 euro (mangiare escluso). Tutto il viaggio si organizza online, con l’avvertenza di prenotare in anticipo.

Ecco qualche sito dove trovare informazioni utili. Voli: www.skyscanner.it. Auto: www.rentalcar.co.nz. Treno: www.kiwirail.co.nz/. Alloggio: www.booking.com e www.aibnb.com. Hotel: www.ihg.com. Ufficio turismo Maori: www.maoritourism.co.nz. Uffico Turismo NZ: www.newzealand.com. Hobbiton: www.hobbitontours.com.

NZ IN PILLOLE
# le due isole: Sud e Nord (270 mila km2)
# cambio: 1 euro=1,5 $NZ
# fuso orario: +12 ore
# abitanti: 4,5 milioni (di cui 700 mila Maori)
# 32 milioni di pecore e 10 milioni di bovini
# lingue ufficiali: inglese, maori e lingua dei segni

twitter @utorelli


ENGLISH TRANSLATION
An uninterrupted succession of green fields and hills. A bright green that contrasts with the clear blue sky. And then another. Thousands of sheep pure white, peaceful grazing. Impossible for the traveler, immersed in this idyllic setting, not feeling at peace with himself and with the world. Welcome to New Zealand , the island of the North. Along the way "coast to coast" that connects the quiet capital Wellington, with Auckland. The city of ocean racing. Around 700 km, to be made of relaxation. Goal of the first stage the village of Te Puia, Rotorua, in the center of NZ. We are in the Maori land . The heirs of the Polynesians that eight hundred years ago from the Pacific Islands, surfing the double-hulled canoes, arrived in NZ following the stars and the flight of birds. They settled in the central parts of the country because they are rich in geysers and hot water wells, necessary to heat up in the harsh winters and cooking the hangi. Meat with potatoes and vegetables cooked in a hole, with the warmth of the hot stones.

Maori are now 700.000, out of a population of 4.5 million. But unlike what happens to the misfits Australian Aborigines, are perfectly integrated with the rest of New Zealand. "We work side by side in offices, schools, businesses and farming - says Pania Tyson , number one tourist office Maori - also our language is officially recognized after English." They are a proud people, born of fighters. Linked to rituals, culture and traditions of the ancestors. The traveler notices it immediately. As soon as access to the village crossing the wooden portal where are carved masks rituals of the tribe.

Then men and women deployed in the large courtyard begin the haka . And 'the ritual dance, on this occasion welcome. A move is the entire body: hands, arms, feet, face, eyes and finally show the language. An "emotional dance" that expresses and transmits physical body. Originally the chant shouted the chief, served as a warning to intimidate opponents before the fighting. And 'Ka Mate became the dance that made the famous All Blacks rugby players before each meeting.

But enough moving a hundred kilometers in the Waikato region, to find yourself in the enchanted world of Hobbiton . We are in Matamata, until 1998 a quiet village of farmers. People with a life of tranquility, done work for the breeding and sheep shearing. And then Friday and Saturday night, all crammed to the pub to drink beer. Then it happened "the fact" as they call here. The New Zealand director Peter Jackson for a couple of weeks with the helicopter was flying over the hills to search for the set of the trilogy "The Lord of the Rings." When it was over the family property Alexander knew he had found the "Middle Earth" described by Tolkien.

Locals say that when Jackson went to the householder tough to get permits, said this: "The Lord of what?". But then he gave the OK. It took a year of work to create the Hobbit village, with painstaking care. Thirty houses from circular doors, the mill pond and the large lawn with "the tree of the Parties." In three months were filmed scenes. Then as agreed, the set was dismantled. It returned the sheep to graze on the hills. In 2009 the director returned with the new trilogy, "The Hobbit" and the set was rebuilt. But at the end of the shoot Mr. Alexander, sniffing the business, he agreed to leave it intact.

So the idyllic village of Frodo and Bilbo Baggins has become the biggest tourist attraction in NZ. "Unbelievable, but most visitors have never read the book I saw the film - says Ethan Wellington, one of the guides - and yet every single day of the year, do we get a thousand." The tour lasts half a day. A visit to be made on foot, enjoying every detail. The smoke from the chimneys, the clothes hung with care in the gardens. In the ticket price (35 euro) includes the final stop at the tavern "Green Dragon". Where the Alexander family will offer you a pint of cold beer. You choose between a dark, the sparkling ginger flavored ginger and drink apple cider. So do not expect to go far in NZ, without going through the magical village of the Hobbits.

TIPS FOR TRAVEL COSTS AND LOW COST
A trip to New Zealand requires a budget "important." With an average cost of living in general 20% -30% higher than Italy. However, with some warning you can save. Here's how to program seven or eight days to stay effective. Which become at least a dozen with the addition two days and the same number to the return leg. This time of year is favorable because in NZ we are in the summer, so the climate is mild and the days long. Not only.

The airlines do not consider high season. For flights that are the biggest expense is recommended that an intermediate stage in Australia. Especially to recover from the first 24-30 hours of jet lag. In economy to Sydney, Melbourne and Adelaide are places around 1250-1300 euro with Qantas, Cathay, Singapore Airlines and Emirates . Instead, for the fly to Wellington should opt for Air New Zealand offering places low-cost around 350 Euros. With this rate you will have to give up lunch on board. So remember to buy sandwiches and drinks before boarding because they are another 4-5 hours.

Once you arrive in the capital there are two possibilities for the coast to coast Wellington-Auckland 700 kilometers. If you are in a group of at least three people, you should opt for the rental car, prices start at 50-60 Euros/day for an average displacement.
The alternative "savings" offers the Northen Explorer, the train of Kiwi Rail that makes the journey in 12 hours. It starts in the morning and the ticket from 135 Euros allows stops at intermediate stations of Waitomo (Maori) and Hamilton (Hobbiton). In addition you will enjoy quiet the window a breathtaking view.

To voice the NZ offers accommodation throughout numerous bed and breakfasts, motels and bungalows from 60-70 Euros/night, opt for those that include breakfast. Wellington and Auckland you can also watch the cheapest fee (50 Euros/night). Instead, for those who can spend around 80 Euros the chain IHG provides the Intercontinental in Wellington, a Holiday Inn in Rotorua and Crowne Plaza in Auckland. Booking in advance are cheap deals. Are then placed in the quote 150 Euros for the visits of interest. In total you get to about 2500 Euros (excluding food). The whole trip is organized online, with the caveat to book in advance.

Here are some sites where you can find useful information. Flights: www.skyscanner.it. Auto: www.rentalcar.co.nz. Train: www.kiwirail.co.nz/. Accommodation: www.booking.com and www.aibnb.com. Hotel: www.ihg.com. Maori tourism office: www.maoritourism.co.nz. Uffico Tourism NZ: www.newzealand.com. Hobbiton: www.hobbitontours.com.

NZ IN BRIEF
# The two islands: South and North (270 000 km2)
# Exchange: 1 € = 1.5 $ NZ
# Time zone: +12 hours
# Population: 4.5 million (of which 700 thousand Maori)
# 32 million sheep and 10 million cattle
# Official languages: English, Maori and sign language

twitter @utorelli






Links